Meccanismo di infortunio e diagnosi
La distorsione alla caviglia è un evento traumatico provocato da un movimento eccessivo che va oltre il limite fisiologico dell’articolazione, e comporta uno “stiramento” o una vera e propria lesione dei legamenti della caviglia, cioè di quelle strutture che tengono unite le varie ossa che compongono l’articolazione. Nei casi più gravi la distorsione può essere associata anche a fratture. E’ un infortunio molto frequente in chi pratica sport, in particolare calcio, basket e pallavolo, a causa dei salti o dei rapidi cambi di direzione.
Si stima che in Italia si verifichino ogni giorno circa 5000 eventi di distorsioni di caviglia.
La diagnosi di distorsione di caviglia è clinica e viene confermata dalla Risonanza Magnetica Nucleare.
Cosa fare in fase acuta
Le manifestazioni di una distorsione alla caviglia possono variare a seconda della gravità dell’infortunio; i segni più tipici sono un il gonfiore, la presenza di un ematoma e il dolore al movimento dell’articolazione e/o nell’appoggio del piede a terra. In presenza di questi segni è necessario fin dai primi minuti successivi al trauma applicare il protocollo PRICE (protezione, riposo, compressione con bendaggio, ghiaccio, elevazione dell’arto) e ripeterlo nei giorni successivi. In particolare di fondamentale importanza è il ghiaccio, che va applicato per un massimo di 20 minuti più volte al giorno. Rivolgersi comunque sempre ad un medico e ad un fisioterapista in presenza di questi sintomi, per avere indicazioni chiare da seguire.

Il ruolo della fisioterapia
Il protocollo riabilitativo deve iniziare alcuni giorni dopo il trauma e si pone diversi obiettivi:
-riduzione del dolore e del gonfiore, attraverso mezzi fisici come tecarterapia e laserterapia, bendaggi e Tape Neuromuscolare;
-ripristino dell’articolarità, con l’utilizzo di tecniche di terapia manuale e mobilizzazioni;
–rinforzo muscolare, con esercizi attivi di difficoltà crescente nel corso delle sedute, per far in modo che la muscolatura possa stabilizzare l’articolazione;
–rieducazione propriocettiva: la somministrazione di alcuni esercizi mirati su superfici instabili per stimolare i recettori periferici, al fine di correggere e migliorare il movimento fisiologico per una performance sempre più ergonomica e sicura.
Generalmente i tempi di recupero delle distorsioni sono molto variabili (dai 10 giorni ai 3 mesi) a seconda della gravità della distorsione, degli obiettivi da raggiungere e della qualità della riabilitazione eseguita.
E’ importante sottolineare che la distorsione di caviglia è una delle patologie con una maggiori probabilità di recidiva. La fisioterapia è in questo senso fondamentale: il dolore ed il gonfiore col tempo guariscono anche spontaneamente, ma senza un percorso riabilitativo adeguato e personalizzato, il paziente è soggetto a fastidi anche a distanza di anni, limitazioni in alcune attività sportive, instabilità dell’articolazione e conseguenti nuovi eventi traumatici.